Il bambù per la bioedilizia e la bioarchitettura

Il bambù è sempre più utilizzato come materiale da costruzione grazie ad una maggiore resistenza a tensione e compressione rispetto al legno. La resistenza delle sue fibre alla tensione può arrivare a quasi due volte quella dell’acciaio mentre la resistenza alla compressione supera addirittura il calcestruzzo.

Nell’ambito delle costruzioni a basso costo, il bambù si presenta infatti come un materiale competitivo: è un materiale economico ed ecosostenibile e si possono costruire abitazioni con poche centinaia di euro, completamente smontabili e riparabili, comode e fresche da abitare.

Architetti, eco designer ed interior designer oltre che gli ambientalisti non potevano non notare un materiale da costruzione 50 volte più resistente della quercia ma più leggero del cemento armato, flessibile, esteticamente gradevole e sostenibile, idoneo ad essere utilizzato anche per costruire ponti e cattedrali. Grazie a queste caratteristiche uniche, l’interesse al bambù come materiale da costruzione sta crescendo piuttosto velocemente anche in Europa.

Il bambù, laminato o pressato, può inoltre essere impiegato per pavimenti, rivestimenti e arredamento trattato naturalmente con colori naturali. Grazie all’ottima qualità e al prezzo concorrenziale, in Europa sta avvenendo una decisa espansione dell’uso del bambù come materiale da rivestimento per pavimentazioni Ad evidenziare una tendenza che pare irreversibile, Scavolini è una delle grandi firme dell’arredamento italiano che oggi puntano al bambù nella loro produzione di cucine.

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